venerdì 20 maggio 2011

Federalismo, gli economisti temono un disastro per la sanità

La fase iniziale del federalismo, considerato che le Regioni partono con situazioni diverse sarà "lacrime e sangue" e se si procederà senza sanare le differenze regionali «sarà un disastro». Questa l'analisi dello scenario che interesserà la sanità italiana col federalismo fatta daFederico Spandonaro, docente di Economia Sanitaria all'università Tor Vergata di Roma, a margine di un convegno dedicato all'efficacia nell'assetto federale in sanità, all'Università Cattolica di Roma. «C'é una grande iniquità» aggiunge Americo Cicchetti, ordinario di Organizzazione aziendale dell'Università Cattolica «che può causare un progressivo divario tra il Nord e il Sud Italia». L'effetto dei Piani di rientro a cui sono sottoposte alcune regioni italiane è stato quello, secondo Cicchetti, di operare «tagli orizzontali invece che rendere il sistema più efficiente». Oggi si sta vivendo «una fase di transizione, in cui c'é il fondo di perequazione che salva le Regioni con performance peggiori» prosegue Cicchetti «ma queste dovranno essere pronte nel 2013 a farne a meno ed è difficile che lo siano». «La sensazione è che il federalismo non risolva da sé i problemi di iniquità» ha sottolineato Walter Ricciardi, direttore dell'Istituto di Igiene dell'Università Cattolica «e al momento è in corso un confronto serrato tra lo Stato, che chiede sanzioni severe e le Regioni che tentano di evitarle. Il problema di fondo è che la questione federale è stata affrontata nel peggiore momento economico dopo la crisi del '29. Ma i tempi ci sono stati dettati dalla politica».

giovedì 19 maggio 2011

Scarpe di pelle ‘made in China’ provocano dermatiti e tumori

Scarpe e sandali di pelle ‘made in China’ conciati con dosi di cromo esavalente anche 30 volte superiori ai limiti di legge. Il caso delle scarpe contaminate provenienti dall’estremo oriente sequestrate a Milano, riaccende l’allarme per la salute. Sotto accusa la conciatura senza regole delle pelli effettuata in Cina. «Il rischio maggiore indossando queste scarpe è quello di sviluppare una reazioni allergica cutanea – spiega Ivo Iavicoli, tossicologo e ricercatore dell’Istituto medicina del lavoro dell’università Cattolica di Roma – dovuta ai valori non in regola del cromo esavalente utilizzato per il trattamento del pellame». «Questa sostanza – dice all’Adnkronos Salute – è un allergene molto importante, e nel periodo estivo il rischio dermatite è anche maggiore. Soprattutto per i bambini e gli anziani che indossano le calzature senza calzini». «Il cromo esavalente è usato anche per la colorazione delle pelli – afferma Armando Zingales presidente Consiglio nazionale dei chimici – e non va sottovalutato il suo potere cancerogeno. Ad esempio attraverso un contatto prolungato della pelle della calzatura contaminata con il sudore del piede». Ma ad allarmare il presidente dei chimici italiani è anche l’esaclorofene, un disinfettante utilizzato per preservare le scarpe dalle muffe delle stive durante il lungo viaggio in nave dalla Cina verso l’Europa. «Questi importatori cinesi senza scrupoli utilizzano l’esaclorofene per disinfettare le calzature, ma così inquinano la merce con un elemento potenzialmente letale, se inalato ad alte concentrazioni». Il cromo esavalente può essere presente, ad esempio, nella carrozzeria delle automobili. E viene usato anche nella produzione del pellame italiano. «Ma i nostri prodotti d’abbigliamento – sottolinea Iavicoli – sono fatti a norma di legge e non presentano i livelli di pericolosità dei ‘cuginì asiatici. Il pericolo maggiore in quei Paesi lo corrono i lavoratori – conclude l’esperto – costretti a inalare per molte ore al giorno sostanze tossiche concentrate. Senza nessuna tutela per la loro salute».